Modellismo statico e dinamico: quale scegliere?

Per chi ama costruire, collezionare e approfondire la storia della navigazione, il modellismo navale è un’attività che fonde precisione artigianale, documentazione storica e, in alcuni casi, competenze ingegneristiche. Una delle prime scelte che ogni modellista deve affrontare riguarda la tipologia di modello: meglio dedicarsi alla costruzione di una nave statica da esposizione o a un modello motorizzato?

Entrambe le soluzioni hanno molto da offrire, ma richiedono approcci, strumenti e aspettative diverse. In questo articolo esploriamo nel dettaglio cosa distingue il modellismo statico dal modellismo dinamico, con particolare attenzione all’ambito navale, e approfondiamo come scegliere il progetto più adatto al proprio profilo modellistico.

Le diverse tipologie di modellismo

Il mondo del modellismo è vasto e racchiude diversi ambiti di applicazione, ognuno caratterizzato da tecniche costruttive, scale di riproduzione e finalità diverse. Queste tipologie possono essere realizzate sia in forma statica, dove il modello è destinato all’esposizione e alla ricostruzione storica, sia in forma dinamica, ovvero funzionale, radiocomandata o motorizzata.

Ogni modellista sceglie il proprio campo di interesse in base al grado di fedeltà che desidera ottenere, alle competenze tecniche richieste e al tipo di interazione che intende avere con il modello finito. Ecco le principali categorie:

• Modellismo militare: include la riproduzione di carri armati, mezzi blindati, artiglieria e figure militari, spesso in ambientazioni storiche. Nella versione dinamica, alcuni modelli radiocomandati simulano movimenti realistici, sistemi di rinculo e rotazione delle torrette;
• Modellismo ferroviario: si occupa della costruzione di treni, convogli e paesaggi ferroviari. I modelli statici valorizzano il dettaglio scenografico e architettonico, mentre quelli dinamici integrano automazione, circuiti elettrici e gestione digitale dei treni in movimento;
• Modellismo navale: forse la tipologia più articolata e storicamente affascinante, comprende la riproduzione di navi storiche, motoscafi e sottomarini, sia in forma espositiva (modelli statici) che motorizzata (modelli dinamici), completi di sistemi di propulsione e radiocomando;
• Modellismo aeronautico: i modelli di aerei ed elicotteri possono essere costruiti per l’esposizione statica, con finiture altamente realistiche, oppure come modelli dinamici capaci di volare tramite motori elettrici o a scoppio, spesso con comandi di volo avanzati;
• Automodellismo: spazia dalle auto d’epoca alle macchine da corsa. I modelli statici privilegiano la riproduzione estetica, anche grazie a dettagli meccanici interni, mentre quelli dinamici comprendono modelli RC altamente performanti per pista o fuoristrada.

Il modellismo navale statico

Il modellismo navale statico è uno dei rami più antichi e raffinati dell’hobby modellistico. Le prime riproduzioni navali in miniatura risalgono addirittura all’Antico Egitto, ma è nel periodo delle grandi esplorazioni e della marineria a vela, ovvero tra il XVII e il XIX secolo, che si è consolidata la tradizione di costruire modelli navali a scopo decorativo o didattico.

Oggi, la riproduzione di modelli navali statici è un’attività estremamente precisa e articolata, che prevede:

• La costruzione a fasciame su ordinate, proprio come nei cantieri navali reali;
• L’utilizzo di essenze di legno selezionate, da scegliere con cura;
• La ricostruzione delle manovre correnti e dormienti, dei ponti, delle sovrastrutture e delle vele in tessuti realistici;
• L’applicazione di tecniche di invecchiamento, brunitura, patinatura e pittura storica.

I modelli statici comprendono poi diverse tipologie di imbarcazione, che spaziano dai velieri storici alle navi da guerra, dai pescherecci tradizionali ai piroscafi e motoscafi d’epoca.

L’approccio statico è ideale per chi ama la documentazione tecnica, la ricerca storica, e vuole immergersi nei dettagli architettonici e ingegneristici della nave reale, traducendoli con fedeltà in scala ridotta.

Per chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina, consigliamo la lettura della nostra guida che spiega come iniziare a costruire modelli navali in legno, dove vengono illustrate le basi costruttive, i materiali ideali e gli strumenti fondamentali per affrontare con consapevolezza il primo progetto.

Il modellismo navale dinamico

Il modellismo navale dinamico, pur condividendo molte tecniche costruttive con quello statico, si distingue per l’aggiunta di una dimensione ingegneristica: il modello, infatti, deve funzionare in acqua. Questo comporta una serie di accorgimenti fondamentali:

• Lo scafo deve essere impermeabile e sigillato con cura, spesso trattato con resine epossidiche o vernici nautiche;
• È necessario progettare un sistema di propulsione bilanciato, alimentato da motori elettrici brushed o brushless, con trasmissioni dirette o su asse elica;
• Il controllo remoto avviene tramite radiocomandi a 2,4 GHz con almeno 2-3 canali, per timone, velocità, luci o altri accessori;
• Il baricentro e la galleggiabilità vanno calcolati con attenzione per evitare rollii e instabilità durante la navigazione.

A differenza della controparte statica, il modellismo navale dinamico comporta quindi test reali: si deve provare il modello in laghi, vasche o piscine, regolando le eliche, bilanciando lo scafo e controllando l’autonomia della batteria in base alle condizioni ambientali.

Questa tipologia di modellismo è perfetta per chi ha esperienza nella meccanica, nell’elettronica o per chi vuole cimentarsi nella progettazione funzionale, senza rinunciare alla fedeltà estetica.

Quale modello navale costruire?

La scelta tra modelli navali statici e modelli navali dinamici dipende da una serie di fattori tecnici e personali che ogni modellista dovrebbe valutare attentamente:

• Preferenze personali: se sei attratto dalla ricerca storica, dalla documentazione tecnica e dalla riproduzione accurata di ogni dettaglio costruttivo, i modelli navali statici rappresentano la scelta ideale. Se invece desideri costruire un’imbarcazione con cui interagire attivamente, i modelli navali dinamici possono offrire un’esperienza più coinvolgente;
• Competenze tecniche: il modellismo statico richiede abilità nella lavorazione del legno, precisione nella finitura e sensibilità estetica. Il modellismo dinamico, invece, oltre a queste competenze, richiede anche conoscenze in elettronica, meccanica, idrodinamica e radiocomando, oltre alla necessità di eseguire test di bilanciamento e messa a punto in ambienti acquatici reali;
• Tempo e spazi disponibili: i modelli navali dinamici necessitano di spazi adeguati per le prove in acqua, oltre a dotazioni tecniche come caricatori, batterie, sistemi RC e attrezzature per la manutenzione. I modelli navali statici, invece, possono essere costruiti, rifiniti ed esposti in spazi interni più contenuti, senza necessità di prove sul campo.

Per chi desidera il meglio di entrambi i mondi, esistono soluzioni ibride: modelli motorizzabili ma progettati con lo stesso rigore estetico proprio del modellismo statico. Due esempi eccellenti proposti da Amati sono:

• Motoscafo Riva Aquarama motorizzabile: ispirato al leggendario Riva Aquarama® degli anni ’60, offre uno scafo in legno rivestito in mogano, parabrezza in metallo fotoinciso, sedili in PVC e interni rifiniti. È predisposto per l’installazione di due motori elettrici, unendo lo stile classico del design nautico italiano alla funzionalità dinamica;
• Yacht Grand Banks motorizzabile: replica fedele dell’iconico yacht da crociera, presenta uno scafo preassemblato in resina, ponti e cabine in legno tagliato al laser, accessori cromati e interni dettagliati con imbottiture in similpelle. È predisposto per il radiocomando.

Conclusioni

Il mondo dei modelli navali statici e dinamici rappresenta una delle espressioni più complesse e gratificanti del modellismo: un connubio tra conoscenza storica, abilità costruttiva e, nel caso del modellismo dinamico, competenze ingegneristiche applicate. Ogni modello è una sfida che richiede progettazione, precisione esecutiva e una visione chiara dell’obiettivo finale.

Con i kit Amati, ogni modellista — principiante o esperto — ha accesso a strumenti, materiali e istruzioni di alta qualità, per trasformare un semplice piano di montaggio in un capolavoro personale.